È stato pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale il bando per la selezione di giovani interessati all’esperienza del Servizio Civile Universale e le risorse disponibili per il 2020 non sono state sufficienti a coprire tutte le posizioni dei programmi ammessi a graduatoria. Prova ne è che Arci Servizio Civile in Friuli Venezia Giulia ha visto finanziati solamente 2 programmi su 6, 8 progetti su 21, 37 posizioni su 95! Decisamente non bene. Naturalmente non siamo un caso isolato e adesso Arci Servizio Civile si sta attivando assieme alla Cnesc e alla Consulta Nazionale del Servizio Civile affinché i fondi residui del bando 2019 siano messi a disposizione nel 2021 per un bando di recupero. Tutte le informazioni per partecipare al Bando 2020 sono illustrate nelle pagine interne. Nel frattempo, il 10 dicembre 2020 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, ha espresso la propria condivisione per l’istituzione della Giornata Nazionale dedicata al Servizio Civile Universale, al fine di attribuire un riconoscimento all’impegno dei giovani che partecipano al sistema del servizio civile universale, da celebrarsi nella giornata del 15 dicembre. Quella stessa giornata che Arci Servizio Civile da molti anni aveva già scelto per celebrare il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio e il servizio civile e un messaggio importante per contribuire a far conoscere a sempre più giovani l’opportunità di poter compiere la scelta di svolgere questa importante esperienza. È iniziata inoltre in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati la discussione sulla legge di Stabilità 2021 che parte con lo stanziamento governativo di 300 milioni per il 2021 e altrettanti per il 2022. Con queste risorse il Dipartimento stima un contingente annuo di circa 55.000 posizioni. A questo fatto positivo si è aggiunto un emendamento sostenuto da un gruppo di lavoro parlamentare trasversale ai partiti di maggioranza e opposizione che chiede di stabilizzare questo contingente nel Decreto Legislativo n. 40/2017 rendendo effettivamente possibile una programmazione pluriennale.
È stato pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale il bando per la selezione di giovani tra i 18 ed i 28 anni interessati all’esperienza del Servizio Civile Universale. Arci Servizio Civile Aps nel Friuli Venezia ha visto approvati 2 programmi con otto progetti per 37 giovani in ambito sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale e di rafforzamento della coesione sociale. Il Servizio Civile Universale dura 12 mesi per un impegno di 1145 ore articolato su base settimanale (25 ore) ed è previsto un riconoscimento economico mensile di 439,50 euro. Chi intende partecipare al Bando deve richiedere lo SPID con un livello di sicurezza 2, credenziale necessario per l’accesso al sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale facendo la domanda esclusivamente on line tramite PC, tablet e smartphone. Sul sito www.arciserviziocivilefvg.org è possibile consultare tutto il progetto e tutte le informazioni dettagliate su come fare la domanda. Per favorire il più possibile l’accessibilità dei giovani a questa opportunità la sede regionale di Arci Servizio Civile, in via Fabio Severo 31 a Trieste, sarà aperta ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 17.00 con personale competente e postazioni informatiche per formulare e presentare la domanda. Rimarrà chiusa da giovedì 24 a domenica 27 dicembre e da giovedì 31 dicembre a domenica 3 gennaio 2021. Di seguito i progetti e le loro sedi di attività: Fuori Casa – CEST Il progetto si propone di individuare percorsi di autonomia diversi da quelli tradizionali al fine di favorire i percorsi di integrazione e di inserimento positivo nella comunità territoriale per le persone con disabilità. (4 POSTI) Orizzonte d’aperture – OLTRE QUELLA SEDIA Il progetto mira ad ampliare il supporto offerto alle persone con disabilità intellettiva medio-lieve in età scolare e le possibilità di inclusione sociale, al di là dell’approccio assistenzialistico e generalizzato. (5 POSTI) Famigliarizzare – ICS Il progetto ha l’obiettivo di costruire percorsi di sostegno, partecipazione e inclusione delle famiglie di richiedenti asilo e rifugiati con figli minori ospiti dei progetti di accoglienza, per sostenerle e affiancarle nel loro percorso di integrazione. (4 POSTI) Crescere insieme – FONDAZIONE LUCHETTA Il progetto intende attuare una serie di iniziative integrate che mirino a contrastare l’esclusione sociale di soggetti a rischio di fragilità (in particolare minori) nell’area territoriale triestina di Montebello. (4 POSTI) Amico – AMICO Attraverso il progetto si vogliono sviluppare delle azioni cruciali per il contrasto al diffuso fenomeno dell’istituzionalizzazione di persone non completamente autosufficienti destinate ad essere ricoverate in strutture residenziali. (4 POSTI)
Comunità inclusive per menti creative – ZSKD L’obiettivo del progetto è stimolare attraverso l’organizzazione di eventi culturali il protagonismo dei giovani, creare coesione tra i giovani appartenenti alla minoranza slovena in Italia in un’area geograficamente trasversale non trascurando i contatti con altre comunità creando come obiettivo finale un contenitore fisico o astratto dal quale traspaia l’impegno dei giovani in questo contesto. (TRIESTE: 4 POSTI; GORIZIA: 3 POSTI; CIVIDALE: 1 POSTO) Inclusivamente-Vkljucevalno – ZSSDI Il progetto intende promuovere lo sport come strumento di cooperazione intergenerazionale alla vita, alla crescita e allo sviluppo dell’intera comunità nonché di convivenza tra i popoli. (TRIESTE: 3 POSTI; GORIZIA: 1 POSTO) Storie, saperi, culture 2020 – UNIVERSITÀ POPOLARE Il progetto mira a promuovere la diffusione culturale e i rapporti tra Trieste e le zone dell’Istria e della Dalmazia attraverso una serie di azioni formative, culturali, di scambio, confronto e approfondimento storico. (4 POSTI) Alcune info utili: – I progetti vengono avviati solitamente almeno due mesi dalla chiusura del bando: indicativamente quindi potrebbero esser i mesi di marzo o aprile 2021; – chiuso il bando, Arci Servizio Civile convocherà i colloqui a partire da 15 giorni dopo; – sul sito verranno pubblicate le date dei colloqui e, comunque, tutti verranno contattati via mail o sms o whatsapp; – i colloqui quest’anno “potrebbero avvenire anche online”; – l’assenza al colloquio non motivata comporta l’esclusione dal processo selettivo; – dopo i colloqui verrà pubblicata una graduatoria provvisoria; – successivamente ad una verifica del dipartimento del servizio civile sulla documentazione dei candidati verrà pubblicata la graduatoria definitiva; – se qualche ammesso al progetto rinuncia prima dell’avvio o non si presenta il primo giorno di servizio subentrano in ordine i successivi in graduatoria.
Il 15 dicembre, giornata dell’obiezione di coscienza al servizio militare e del servizio civile, la Cnesc ha tenuto la propria Assemblea eleggendo gli organi dirigenti. Insieme ai riconfermati Presidente, Licio Palazzini di Arci Servizio Civile Aps e Tesoriere, Sabrina Mancini di Legacoop è stata eletta Vice Presidente Laura Milani dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. È stato eletto il Consiglio di Presidenza con 9 membri e il Collegio dei Sindaci. La Cnesc ha espresso soddisfazione anche per l’avvio della discussione parlamentare della Legge di stabilità 2021 con una dotazione ordinaria 2021 e 2022, per iniziativa del Governo, di 300 milioni annui. Essa dovrebbe sostenere un contingente di circa 55.000 posizioni, a cui si auspica si aggiungano ulteriori fondi. Di particolare importanza è l’emendamento trasversale che prevede la stabilizzazione di questo contingente annuo, promossa dalle On. Bonomo e Gadda e dalla Sen. Rivolta, sia perché sostenuto da tutti i gruppi parlamentari, sia perché aprirebbe la strada a innovare le disposizioni di deposito programmi e progetti, previste dall’art. 5 del DL. 40/2017, che tante criticità stanno evidenziando. La Cnesc auspica che a brevissimo siano disponibili le proposte del Ministro di riordino legislativo, su cui Cnesc e Consulta Nazionale del Servizio Civile hanno già formulato prime proposte. In questo quadro su due temi la valutazione è critica.
Con piacere la Cnesc ha appreso della presenza del SCU fra i temi del Next Generation EU. Le connessioni possibili sono tante, come emerso in questi mesi. Nel merito, fra le varie opzioni possibili è stato indicato l’obiettivo della valorizzazione delle competenze degli operatori volontari. La frase che lo descrive è però infelice. La Cnesc rinnova la disponibilità a portare un contributo che inserisca il SCU nel Next Generation EU, dando attuazione alle proprie finalità, come sta facendo durante questa pandemia. Il secondo tema è di stretta attualità. Le graduatorie definitive rese pubbliche dal Dipartimento lo scorso 11 Dicembre, che pure alimentano un bando per 39.622 posti Italia e 605 posti Estero, escludono 329 programmi Italia e 31 Estero. Per questo, l’Assemblea della Cnesc, associandosi alla richiesta già avanzata dalla Consulta Nazionale del Servizio Civile, chiede che le risorse stanziate per il bando 2019, non attivate per il numero inferiore di avvii a quello programmato, siano subito impiegate per un bando di scorrimento della graduatoria definitiva permettendo fin dai primi mesi del 2021 di coinvolgere ulteriori alcune migliaia di giovani. L’Assemblea ha anche iniziato ad esaminare le luci e le ombre della prima graduatoria generata dal sistema di programmazione e progettazione e di conseguente attribuzione dei punteggi, contenuti nella Circolare 9 Dicembre 2019. Pur in presenza di situazioni tra di loro diverse, i risultati degli enti soci sono lusinghieri. Delle 39.622 posizioni Italia, 17.163 (43,3%) sono enti soci Cnesc. Delle 605 posizioni Estero, 507 (83,8%) sono enti soci Cnesc. L’esperienza acquisita nel tempo, la qualità e correttezza nell’attuazione, testimoniata dalle centinaia di ispezioni con esito positivo, il radicamento nel territorio e l’opportunità data a centinaia di piccole organizzazioni, la copertura di tutti i settori: questi alcuni fattori che spiegano questi risultati. Rispetto ad una ipotetica “classifica” degli enti, anche quest’anno è guidata dalle A.N.P.A.S. Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), che vedono finanziati 2.427 posti, distribuiti in 7 Programmi di intervento e 53 progetti, davanti a Confcooperative con 2.171 posti (su 55 Programmi e 208 progetti) e ad Arci Servizio Civile Aps con 1.999 posti (su 47 Programmi e 249 progetti). Emergono comunque diversi nodi che in assenza di correttivi veloci rischiano di riportare agli errori fatti nel 2003 all’avvio dei progetti (ad esempio abnormi concentrazioni in piccoli comuni con approcci da ammortizzatori sociali, adesione sorprendente alla misura del tutoraggio, notevoli differenze di valutazione a seconda delle sezioni dell’Albo, impatto notevole della rivalutazione dei punteggi). Tutti temi sui quali, come fatto in queste settimane, in occasione della riunione della Consulta Nazionale del 22 Dicembre la Cnesc porterà il proprio contributo.
La Cnesc (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile) alla quale Arci Servizio Civile aderisce, condivide e rilancia questo comunicato con il quale si chiede che i fondi per i sistemi d’arma siano destinati e Salute e Istruzione.
“Secondo i dettagli della Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento nel 2021 l’Italia spenderà oltre 6 miliardi di euro per acquisire nuovi sistemi d’armamento: cacciabombardieri, fregate e cacciatorpedinieri, carri armati e blindo, missili e sommergibili. Una cifra complessiva che è in forte aumento rispetto agli ultimi anni, e che deriva dalla somma di fondi diretti del Ministero della Difesa e di quelli messi a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Per la Campagna Sbilanciamoci! e la Rete Italiana Pace e Disarmo si tratta di una scelta inaccettabile. “Mentre siamo
impegnati a trovare risorse per la Sanità e l’Istruzione pubblica ci troviamo a sprecare 6 miliardi di euro per prepararci alla guerra – sottolinea Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci! – ma la sfida realmente importante oggi è un’altra: quella alla pandemia, quella affrontata quotidianamente negli ospedali che non hanno abbastanza posti di terapia intensiva o medici ed infermieri a sufficienza. Quella per un’istruzione di qualità per tutti, mentre invece più di 10.000 scuole hanno strutture che cadono a pezzi e non rispettano le normative di sicurezza”. Le due organizzazioni della società civile italiana sottolineano ancora una volta, come già fatto durante la prima fase della pandemia, che negli ultimi anni le spese militari sono andate aumentando mentre la Sanità pubblica è stata definanziata e le risorse per l’Istruzione pubblica sono ad un livello più basso della media europea. Purtroppo questa tendenza sembra essere confermata anche per il 2021, se il Parlamento non deciderà di modificare la proposta di budget avanzata dal Governo. Nel 2021 il solo bilancio del Ministero della Difesa prevederebbe infatti al momento un aumento di 1,6 miliardi (quasi tutti per spese investimento) arrivando ad un totale di 24,5 miliardi di euro. Se non è poi facile valutare con precisione la spesa complessiva di natura prettamente militare (ai fondi della Difesa vanno aggiunti quelli di altri dicasteri mentre vanno sottratte le funzioni non militari) è invece più semplice delineare il quadro delle risorse destinate all’acquisto di nuove armi: analizzando i capitoli specificamente legati all’investimento troviamo poco oltre i 4 miliardi di euro allocati sul Bilancio del Ministero della Difesa e circa 2,8 miliardi in quello del Ministero per lo Sviluppo Economico, a cui vanno aggiunti i 185 milioni per interessi sui mutui accesi dallo Stato per conferire in anticipo alle aziende le cifre stanziate per specifici progetti d’arma pluriennale. Ciò porterebbe dunque ad un totale di ben 6,9 miliardi che probabilmente è una sovrastima (nei Documenti Pluriennali di programmazione il Ministero della Difesa esplicita la cifra di 5,9 miliardi) ma che ci consente di confermare la nostra valutazione di 6 miliardi spesi nel 2021 per nuove armi. Risorse che peraltro vengono decise e destinate in un quadro di opacità e mancanza di trasparenza: nei documenti del DDL di Bilancio non vengono infatti fornite informazioni di dettaglio sui sistemi d’arma acquisiti, esplicitate dalla Difesa solo a mesi di distanza. Si chiede dunque ai Parlamentari di votare al buio. Per questo Sbilanciamoci e Rete Italiana Pace e Disarmo avanzano a tutte le forze politiche la proposta di una moratoria per il 2021 su tutte le spese di investimento in armamenti: 6 miliardi da destinare alla Sanità e all’Istruzione in un momento di emergenza ed estrema necessità come quello che stiamo vivendo. E’ questa la scelta di cura di cui oggi ha bisogno realmente l’Italia, e di cui hanno bisogno soprattutto i cittadini che stanno drammaticamente soffrendo questa crisi. Da oggi dunque parte una nuova mobilitazione, con iniziative online e materiali informativi, che punterà a far crescere la pressione dell’opinione pubblica sulle forze politiche. “L’analisi che abbiamo potuto realizzare preoccupa e pone ancora una volta il quesito sulle priorità della spesa pubblica nel nostro Paese – evidenzia Sergio Bassoli a nome della Rete Italiana Pace e Disarmo – Mai come in questo momento tutti siamo chiamati a fare sacrifici ed agire in modo responsabile e solidale per contrastare il contagio ed uscire al più presto dalla pandemia con meno danni umani, sociali ed economici possibili e consapevoli che il debito pubblico peserà come un macigno negli anni a venire. La moratoria di un anno per sospendere l’acquisto di nuovi sistemi di arma è un atto dovuto all’Italia, a chi lotta quotidianamente per salvare le vite, a chi ha perso il reddito e forse domani il lavoro, a chi è costretto a chiudere la propria attività. Ogni euro speso deve rispondere alla coscienza del Paese. Chiediamo al Governo e al Parlamento di essere anche loro pienamente responsabili e sospendere queste spese oggi insostenibili”. Cosa ci difende meglio oggi dalla pandemia? Un nuovo cacciabombardiere o 500 posti di terapia intensiva in più e 5mila infermieri e dottori che potrebbero essere assunti per tre anni con gli stessi soldi? Per noi è chiaro: più Sanità ed Istruzione, meno armamenti!”
Si è tenuta lunedì 7 dicembre la presentazione del Rapporto Sbilanciamoci! sulla legge di bilancio 2021, quest’anno per la prima volta trasmessa in diretta su Facebook. Hanno partecipato i rappresentanti di una ventina di associazioni, quasi la metà degli aderenti alla Campagna, oltre al sottosegretario all’Università e Ricerca Giuseppe De Cristofaro. In tutti gli interventi, incluso quello del sottosegretario, è stata sottolineata l’importanza di stabilire una interlocuzione e un dialogo effettivo tra il governo, il Parlamento e le parti sociali, le organizzazioni della società civile e i sindacati. Il Rapporto 2021 contiene la Legge di Bilancio che vorremmo: 111 proposte per un valore complessivo di quasi 36 miliardi per uscire dall’emergenza Covid-19 e imprimere un cambio di passo per la giusta ripartenza del Paese. Una proposta alternativa al Disegno di Legge di Bilancio 2021 del Governo, che manca di strategia e di coraggio ed è giudicato insufficiente. È possibile, invece, immaginare una manovra economica alternativa a saldo zero, articolata in sette aree chiave di analisi e intervento. Dal fisco alla finanza e agli enti locali, dalle politiche industriali al lavoro e al reddito, dall’istruzione e la cultura all’ambiente, dal welfare all’altraeconomia, passando per la pace e la cooperazione internazionale: proposte concrete, puntuali e praticabili da subito grazie a cui superare la drammatica crisi legata alla pandemia e voltare pagina: con un’Italia in salute, giusta, sostenibile.
Siamo giunti alla fine degli incontri con il Forum degli operatori volontari. Il 10, 11 e 16 dicembre, i ragazzi di Arci Servizio Civile del Friuli-Venezia Giulia, quasi giunti al termine del loro percorso, si sono trovati su Google Meet per discutere e riassumere le loro esperienze di quest’anno. Al forum dei primi di novembre sono stati assegnati due compitini da presentare a quest’ultima data: il primo consisteva nella stesura di una bozza della relazione finale che verrà consegnata all’ente presso cui i volontari prestano servizio per individuare i punti forza e i punti deboli delle attività svolte, delle formazioni ricevute, della capacità dell’ente di recepire i loro suggerimenti e di dare valore alle loro competenze e attitudini. Questo con il fine di interrogarsi su come l’anno avrebbe potuto essere più ricco e stimolante. Una bozza che servirà per migliorare l’esperienza dei prossimi volontari che inizieranno probabilmente a marzo 2021. Il secondo compito, invece, era destinato agli operatori volontari che presteranno servizio il prossimo anno; consisteva nella realizzazione di un contenuto da lasciare in eredità a loro, sia per raccontare le varie esperienze, così da costruire un primo contatto fra volontari di anni diversi, sia per
permettere ai nuovi di non partire da zero, creando una continuità operativa negli anni per non svilire il lavoro fatto e lasciare che finisca nel nulla. Un contenuto di ogni genere: dall’audio-video, allo scritto, o solo all’audio o solo video. Un messaggio di qualsiasi tipo per presentarsi e presentare i progetti realizzati. Sono sorte molte idee positive, si è parlato di metodi innovativi per contrastare il distanziamento e continuare i propri progetti anche a distanza, di come creare una rete più forte e funzionale tra i volontari, di formazioni, di gestione dei tempi e degli spazi, della creazione di un’App di servizio civile e di molto altro ancora. Tutti punti e argomenti utili per uno sviluppo sempre più ottimale del servizio degli operatori volontari.
Si è svolto il 14 dicembre, il primo incontro con Spago: il sogno di due ragazzi, Alessandro e Roberta, due comunicatori visivi che si occupano di grafica, web, video e fotografia, nato con la passione di girare il mondo e conoscerlo con uno sguardo più profondo, per indagare e presentare le varie storie di vita, le dinamiche sociali e raccontarle con i loro occhi tramite dei brevi video. Alcuni degli operatori volontari di Arci Servizio Civile del Friuli Venezia-Giulia, sono stati selezionati per contribuire al lavoro di Spago e conoscere il loro progetto. In questo primo incontro, infatti, i volontari hanno scoperto da cosa è nato Spago, come nascono le storie e parlato di alcuni video che Roberta e Alessandro hanno portato alla loro attenzione; dal Cile, al Vietnam, al Messico, alla Bolivia e fino a Cuba. Le idee per i loro video nascono spontaneamente nei luoghi che visitano, creando contatti diretti con le persone del luogo. Ogni occasione di incontro può dare il via alle loro creazioni e alle loro indagini sul talento di essere felici. Infatti è questa la filosofia dietro al progetto: conoscere la forza e la vita dei loro protagonisti. È sicuramente stato un momento di condivisione in cui i volontari si sono immersi in altre realtà, lontane dalle proprie abitudini. Per coinvolgere ancora di più i volontari, Roberta e Alessandro hanno chiesto di svolgere qualche ricerca su storie da portare in rilievo del nostro territorio. Instaurare
così una rete tra anziani, giovani, conoscenti, che possano raccontare una qualche storia di vita che parla di coraggio e passione. Alla fine del periodo natalizio, i ragazzi rientreranno in contatto con Spago, presenteranno le loro ricerche e dal 7 gennaio inizierà una vera e propria collaborazione, per validare le loro indagini e creare una delle interviste in pillole di Spago, in cui talento, creatività e apertura mentale si intrecciano per descrivere i luoghi e le persone che li vivono.
Si è conclusa Broken News, iniziativa organizzata dall’Associazione #MaiDireMai – #NikoliRečiNikoli in collaborazione con l’Associazione Giovani della Comunità Nazionale Italiana di Capodistria, Slovenia. Broken News è solo una delle tante attività create nell’ambito del progetto Cittadinanza Digitale, promosso da #MaiDireMai. Le tematiche trattate sono state due: l’hate speech e le fake news. Inizialmente il team di Broken News, costituito da volontari di Servizio Civile Universale impegnati nel progetto all’estero di ASC FVG e alcuni giovani appartenenti alla Comunità italiana del Litorale sloveno, aveva il compito di creare un prodotto audiovisivo riguardo le due tematiche trattate. La pandemia da Covid-19 ha costretto il team a rivedere le modalità di svolgimento dell’iniziativa: i giovani, quindi, hanno deciso di sfruttare i social per promuovere il contrasto dei fenomeni di hate speech e di fake news attraverso la condivisione di consigli, informazioni ed esperienze di importanti realtà nazionali impegnate in prima linea nella lotta a queste problematiche sociali, come Parole O_Stili. Infine il team ha deciso di creare un flyer e un breve video, entrambi prodotti a partire dalle informazioni e dalle esperienze raccolte in quasi un anno di attività. A breve saranno, quindi, disponibili sulle pagine social di Broken News e sui canali di #MaiDireMai – #NikoliRečiNikoli e dell’Associazione Giovani della Comunità Nazionale Italiana. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, si è creata una grande amicizia e un’ottima intesa tra le due realtà giovanili, le quali hanno deciso di continuare la collaborazione, questa volta per occuparsi di un tema più “appetitoso”. Nei prossimi mesi sarà organizzata la collaborazione, che prevederà certamente la creazione di una serie di video tematici.
L’esperienza di Servizio Civile all’Unione Italiana di Fiume è (purtroppo) giunta al termine. Nonostante le difficoltà e le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, è stato possibile svolgere gran parte delle attività previste. In particolare, in queste ultime settimane, oltre alle consuete attività di comunicazione e di aggiornamento del sito web dell’ente, ci siamo occupate della gestione dei social della compagnia italiana “Dramma Italiano” per promuovere gli spettacoli andati in scena al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”. Il periodo di permanenza a Fiume, il cui termine era inizialmente fissato al 15 dicembre, si è concluso qualche giorno prima a causa delle restrizioni entrate in vigore per gli spostamenti da e per l’estero. Per questo motivo, abbiamo fatto rientro a casa qualche giorno prima del previsto, continuando però la collaborazione con l’Unione Italiana da remoto. Al termine di questa fantastica esperienza, possiamo affermare, senza alcun dubbio, che gli ultimi mesi trascorsi a Fiume sono stati fondamentali per la nostra formazione, personale e professionale. L’intero team dell’Unione Italiana si è mostrato fin da subito accogliente e disponibile, facendoci sentire a casa anche a tanti chilometri di distanza.
In quest’ultimo mese di servizio all’estero, nonostante le ulteriori restrizioni imposte dal governo sloveno causa pandemia da coronavirus, noi volontari abbiamo portato a termine le attività svolte in collaborazione e supporto alle attività dell’Unione Italiana – Ufficio Europa di Capodistria. Nello specifico abbiamo concluso l’implementazione di una parte delle attività del progetto Interreg Italia- Slovenia “PRIMIS – Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze”, il cui obiettivo è la valorizzazione del patrimonio linguistico, culturale e naturale comune delle minoranze dell’area programma al fine di attrarre un turismo culturale sostenibile. Ci siamo occupati del completamento degli itinerari turistico culturali e dell’individuazione di tutti i POI (Point of interests) che li compongono e che verranno inseriti nella piattaforma multimediale interattiva, uno dei principali outcome del progetto. Abbiamo, inoltre, terminato la collezione e la sistemazione di tutti i materiali multimediali legati ai POI e agli itinerari e l’inserimento di tutte queste informazioni nelle schede di raccolta previste dal progetto. Nonostante l’epidemia di COVID-19 non abbia reso facile lo svolgimento del servizio civile all’estero ci riteniamo soddisfatti dell’esperienza svolta e delle nuove competenze e conoscenze acquisite. L’Unione Italiana e i suoi membri si sono dimostrati sempre disponibili ad aiutarci, mettersi a disposizione e rendere la permanenza all’estero il più agevole possibile. Sono riusciti a creare un ambiente lavorativo interessante e stimolante e ci hanno fatto sentire parte attiva del team integrandoci in tutte le loro attività interne ed esterne. Date le restrizioni dovute alla situazione sanitaria abbiamo dovuto lasciare il Paese in anticipo rispetto al previsto e continuare l’ultimo periodo di servizio in modalità da remoto.
• Mentre si rimane ancora in attesa di individuare una giornata per presentare le produzioni premiate con la Scabiosa Trenta 2020 sospesa causa l’emergenza Covid-19, è aperta la partecipazione ai due concorsi nell’ambito della trentunesima edizione della Rassegna Internazionale “ALPI GIULIE CINEMA” che si terrà nel 2021, organizzata dall’ Associazione Monte Analogo, in collaborazione con Arci Servizio Civile. Il Premio la Scabiosa Trenta 2021, riservato alle produzioni cinematografiche di autori originari delle regioni alpine del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna (sport, cultura e ambiente) verrà consegnato quando verranno proiettate le produzioni premiate dalla giuria, formata da autorevoli operatori nel campo della comunicazione, della cultura ed esperti della montagna. Il nome del premio richiama il fiore alpino immaginario cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie, Julius Kugy. Un artista scelto nell’ambito regionale interpreta questo fiore che costituisce il principale riconoscimento del concorso a ribadire quella che è l’idea ispiratrice dell’Associazione Culturale Monte Analogo: coniugare la diffusione della conoscenza dell’ambiente montano e naturale in genere attraverso la cultura, il racconto, il cinema, le arti. Il Premio è giunto alla ventisettesima edizione. Hells Bells Speleo Award è invece il concorso dedicato specificamente a documentari, reportages e fiction di speleologia: girati dunque nel complesso e molto sconosciuto mondo ipogeo. Si tiene dal 2012 in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan Società Alpina delle Giulie, Sezione CAI di Trieste. Il termine ultimo per la partecipazione ai due concorsi scade il giorno 25 gennaio 2021. È possibile scaricare il modulo di iscrizione ai due concorsi dal sito www.monteanalogo.net
• L’Associazione Vuk S. Karadzic che aggrega molti cittadini di origine serba a Trieste, in questi giorni sta ultimando i lavori della loro nuova sede. Da sempre l’Associazione è vicina alle attività di Arci Servizio Civile, in particolare, ma non solo, curando la ristorazione durante tutte le edizioni di Trieste on Sight. Un augurio che la sede sia aperta ai soci quanto prima.
• Il 7 dicembre, all’età di 96 anni, è morta Lidia Menapace, persona di rara sensibilità, intelligenza, coerenza. Staffetta partigiana, senatrice della Repubblica, voce del femminismo e delle mobilitazioni pacifiste e per l’ambiente, credeva nella partecipazione e nella politica vissuta dal basso. Lascia un grande vuoto ma anche una grande spinta per il futuro ad impegnarci ancora di più per la pace, per la libertà e la giustizia. • Si è tenuto giovedì 10 dicembre, da remoto, la riunione del Consiglio Nazionale di Arci Servizio Civile con una larghissima partecipazione dei consiglieri e dei componenti dei collegi. Ancora a distanza per la continuità della pandemia. In avvio è stata ricordata Lidia Menapace che tanto ha contribuito alla promozione della pace, dei diritti delle persone, a cominciare da quelli delle donne. Si è discusso della situazione e delle prospettive nel 2021 per le attività. Il Consiglio Nazionale ha inoltre discusso e approvato il Bilancio Preventivo 2021 e ha esaminato il percorso per il XVII Congresso Nazionale che si terrà il 21 e 22 maggio 2021. • Alcuni operatori volontari di Arci Servizio Civile Aps, insieme ad alcuni OLP, stanno partecipando ai Webinar messi a disposizione dal CSV FVG. Due momenti di formazione: il primo del 9 dicembre 2020 con il titolo “Zoom e Google meet: due piattaforme per operare e organizzarsi online” e il secondo del 16 dicembre 2020 con titolo “Come realizzare eventi online. Dai live streaming ai webinar”. Due formazioni che aiuteranno OLP e volontari a gestire meglio i contatti online tra operatori e che potranno dar vita a nuovi eventi interessanti tramite l’uso del web. • È slittata da dicembre 2020 a gennaio 2021 l’Assemblea Nazionale dei delegati degli operatori volontari di servizio civile durante la quale saranno eletti i rappresentanti regionali e nazionali. La delegata di Arci Servizio Civile è Chiara Manin del progetto “Edizione Straordinaria 2” di Trieste.
• Martedì 12 gennaio 2021 si terrà sulla piattaforma Zoom l’evento di restituzione “Trieste: resistenza e memorie” del progetto nazionale di Arci Servizio Civile “Memoria: dalle storie locali all’educazione alla pace”. Saranno presenti i due operatori volontari del progetto, il Presidente Provinciale dell’ANPI-VZPI Fabio Vallon e il Presidente dell’ANED Franco Cecotti. Gli operatori volontari presenteranno il lavoro di ricerca effettuato nel corso del loro anno di Servizio Civile, incentrato sui concetti di memoria, non violenza e obiezione di coscienza nel nostro territorio. L’evento è aperto a tutti. Vi terremo informati sulle modalità di partecipazione.
• Gli appuntamenti di gennaio 2021: giovedì 7 ore 16.30-18.30 Workshop di formazione on line per operatori volontari “L’imprevedibile filo di talenti che collega il mondo”; venerdì 8 ore 15.00-17.00 Incontro volontari servizio civile solidale (ASC Trieste); martedì 12 ore 18.00 Presentazione dei risultati del progetto “La memoria dalle storie locali all’educazione alla pace” (a distanza).
• Gli uffici ASC del Friuli-Venezia Giulia saranno aperti ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 17.00. Rimarranno chiusi da giovedì 24 a domenica 27 dicembre e da giovedì 31 dicembre a domenica 3 gennaio 2021.
Trieste, 18 dicembre 2020