La Alfred Lewin è una piccola fondazione, ma possiede la casa in cui risiede ed è molto “partecipata”; si regge sul lavoro volontario di tanti amici e su contributi privati. La sua attività principale è la Biblioteca Gino Bianco, con la sua ormai rinomata emeroteca digitale, realizzata anche grazie alla collaborazione e al contributo della regione Emilia-Romagna. Ospita nei suoi localizza redazione della rivista “Una città”, i cui redattori sono stati fra i suoi fondatori e con la quale la collaborazione, sui temi della memoria, dei diritti umani e delle buone pratiche di cittadinanza, è stata sempre proficua.