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ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA

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ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA

L’Istituto Provinciale per la Storia della Resistenza di Forlì nacque l’8 ottobre 1971. Ne furono promotori rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale ed ex appartenenti al Comitato di Liberazione Nazionale. L’Assemblea costitutiva elesse primo Presidente l’On. Romolo Landi, deputato alla Costituente; vicepresidenti Lorenzo Cappelli e Bruno Casadei; segretario Adriano Benini; direttore Walter Zanotti.

Nel 1972 la Provincia acquistò la casa natia del triumviro della Repubblica Romana, Aurelio Saffi, per destinarla a sede delle Associazioni Partigiane, dell’Associazione Mazziniana, del Consorzio di Pubblica lettura e dell’Istituto Provinciale per la Storia della Resistenza. Dopo i necessari lavori di restauro, il 25 aprile 1975, 30° anniversario della Liberazione, Casa Saffi venne inaugurata e per l’occasione l’Istituto allestì la mostra fotografica documentaria “La Provincia di Forlì nella Resistenza e nella guerra di Liberazione: immagini e documenti”, poi divenuta itinerante. Il 30 ottobre di quello stesso anno l’Istituto Provinciale di Forlì si associò all’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI) che attualmente mette in rete oltre 60 Istituti storici.

Terminato anche il restauro degli affreschi, nel 1977, l’Istituto iniziò la propria attività a Casa Saffi con l’istituzione della Biblioteca, l’avvio dell’attività di ricerca e l’acquisizione delle prime donazioni archivistiche: i fondi dell’8a Brigata Garibaldi, di Augusto Flamigni e dell’ANPPIA. Nel 1982 venne aperta la sede di Cesena e da allora in poi l’attività dell’Istituto si è articolata nelle due sedi di Forlì e Cesena.

A metà degli anni Ottanta al patrimonio archivistico dell’Istituto si aggiunsero l’Archivio romagnolo Gastone Sozzi e altre donazioni minori. Più recentemente sono entrati a Casa Saffi l’archivio dell’UDI (Unione Donne Italiane), gli archivi della Federazione forlivese del Partito Comunista Italiano e della Camera territoriale del Lavoro di Forlì, e altri ancora. Negli anni Ottanta, grazie alle ricerche di Claudio Albonetti e di Orazio Marchi, fu reso consultabile l’Archivio fotografico dell’Imperial War Museum di Londra. Lavoro che è stato completato nel corso degli anni Novanta da Tania Flamigni con il reperimento di 120 spezzoni di filmati girati in provincia di Forlì da operatori di guerra alleati. Con il materiale reperito sono stati prodotti, a cura di Claudio Albonetti, tre documentari: “La Linea Gotica”, “Rimini 1944”, “Cesena ’44”.

Nel 1993 il Comitato scientifico dell’Istituto fondava la rivista di storia contemporanea “Memoria e Ricerca”, che dedicò i primi numeri allo studio della realtà romagnola in epoca fascista e che si è affermata con il tempo come autorevole luogo di confronto e di ricerca a livello universitario. Dalla fine degli anni Novanta è promossa dalla Fondazione Casa Oriani di Ravenna. Nel 1997, recependo quello che era ormai un allargamento consolidato degli interessi di ricerca a tutto il Novecento, l’Istituto modificò la propria denominazione in Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Forlì-Cesena.

Nel 2001 per volontà dell’Istituto e della Provincia è nato il Coordinamento provinciale per i luoghi della memoria, che oggi raggruppa 14 soggetti tra enti locali e associazioni, i quali ogni anno affidano all’Istituto la progettazione e la realizzazione di iniziative volte a valorizzare i luoghi del territorio segnati dagli eventi bellici, caratterizzati dalla Resistenza o colpiti da stragi ed eccidi nazifascisti. Nel 2003 l’Istituto ha fondato insieme alla CGIL, che proprio quell’anno depositava a Casa Saffi l’archivio della Camera del Lavoro, l’Associazione “Luciano Lama” allo scopo di promuovere ricerche, studi e convegni sull’opera del leader sindacale romagnolo, scomparso nel 1996, e più in generale sulla storia della CGIL e del movimento sindacale.

Nel 2013 è nata la Rete degli Istituti storici emiliano-romagnoli, che ha dato vita alla rivista elettronica “E-Review”. Nel 2014 il patrimonio archivistico dell’Istituto ha ottenuto la Dichiarazione d’interesse culturale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Nel 2016, con la Legge regionale 3/2016 “Memoria del Novecento. Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna”, la Regione ha riconosciuto il ruolo e la funzione degli Istituti storici, impegnandosi a sostenerli. Lo stesso anno è nato un coordinamento di “area vasta” tra i tre Istituti storici romagnoli: Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Sono stati presidenti dell’Istituto: Romolo Landi, Luciano Marzocchi, Ottorino Bartolini, Guido Gambetta, Patrizia Dogliani, Ines Briganti.
Sono stati direttori dell’Istituto: Walter Zanotti, Roberto Maltoni, Maurizio Ridolfi, Elena Cortesi, Massimo Lodovici, Carlo De Maria.