Ho deciso di svolgere un anno di servizio civile perché volevo mettermi in gioco e cercare di superare uno dei miei limiti più grandi: la timidezza. Ne sono venuta a conoscenza, tramite la scuola e ho deciso di presentare la domanda per il progetto “1,2,3 stella”, ma non sono stata accettata. Dopo poco tempo mi hanno telefonato dalla sede di Arci Servizio Civile Cesena chiedendomi se volevo svolgere il mio anno di sevizio civile nella casa di riposo Suor Angela Molari di Santarcangelo che fa parte del progetto “Amarcord”.
Ho accettato con molti dubbi e timori perché avevo paura di non saper come affrontare ciò che mi aspettava. Dal primo momento in cui sono entrata nella struttura sono subito entrata in sintonia con gli anziani e il personale. La cosa più bella è stata sentire le storie degli ospiti. C’è chi ha vissuto la prima o la seconda guerra mondiale e poter ascoltare le loro emozioni e le loro paure è stato emozionante, chi invece doveva farsi 10 chilometri a piedi per arrivare sul posto di lavoro, questo mi ha fatto capire la fatica che facevano ogni giorno. Mi ha colpito vedere come gli anziani ti ringraziano solo per una carezza, un bacio o semplicemente per una parola carina.
Questo mi ha dato la consapevolezza di star facendo una delle esperienze più belle di tutta la mia vita, quelle che ti lasciano il segno!
Ci sono stati momenti belli, ma anche momenti difficili dove ho dovuto utilizzare tutte le mie forze per superarli, ma non cambierei nulla del mio servizio civile perché mi ha permesso di crescere sia culturalmente, sia personalmente.
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