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CARO FUTURO VOLONTARIO

CARO FUTURO VOLONTARIO

Caro futuro volontario della Fondazione Balestra,

preparati all’idea che farai di tutto, dal disquisire di arte e filosofia con un visitatore illuminato allo spruzzare disperatamente insetticida nell’ambiente, confidando nelle promesse della chimica di sterminare infestanti vari senza uccidere te. Diventerai un fine entomologo.

Imparerai a concentrarti, a gestire lo stress, ad astrarre prima e mettere in pratica dopo, a vedere tutto con occhi nuovi, diversi. Sarai circondato da opere d’arte, all’inizio timide, diffidenti, ma, tranquillo, poi ti vorranno parlare. Quando vorrai rispondere, cerca di assicurarti di essere solo, qualcuno potrebbe non capire. Ti sembrerà di invadere un microcosmo con passo sgraziato da elefante, ma capirai che quel delicato equilibrio ha bisogno di te, della tua cura.

Darai i numeri, rifarai le stesse cose mille volte, non quadreranno i conti. Ti allenerai alla sintesi, alla creatività, all’apertura mentale, alla disponibilità, alla gentilezza non smielata. Non avrai sempre la risposta pronta, però dovrai rispondere, anche quando ti chiederanno cose scontate, improbabili, noiose, assurde, in lingue che non conosci, al telefono, per mail, di persona. Improvviserai, ma con professionalità. Ti sforzerai di capire chi hai davanti, sempre col sorriso. Ti stupirai di avere tante risorse mentre ti accorgerai di non saperne mai abbastanza.

Farai fatica, ti divertirai, resterai senza voce, senza parole, senza fiato.

Ti affezionerai alle persone, ai luoghi, agli oggetti, alle idee. Ti insegneranno ad affrontare il linguaggio burocratico, a stappare elegantemente una bottiglia di vino, ad affrancare correttamente una busta. Insegnerai tu qualcosa. Ascolterai storie, le racconterai.

Sbaglierai e sbaglierai ancora, sarai goffo e un po’ invadente, ma lentamente maturerai, sboccerai.

Ogni cosa andrà al suo posto e ti sentirai bene. Sarà il tuo anno. Auguri. Provaci.